Il primo appuntamento della Golden Trail National Series diventa il palcoscenico ideale per testare le nuove scarpe S/Lab Pulsar 3, realizzate con l'aiuto delle leggende del trail running mondiale
Non poteva esserci migliore partenza di stagione con il Dolomiti Beer Trail, il primo appuntamento della Golden Trail National Series: grande pubblico, iscrizioni sold-out e ottimi piazzamenti per tutti gli atleti del Team Salomon Running Italia.
Marco Filosi e Andrea Rota, in gara con la nuova scarpa S/LAB Pulsar 3, si sono classificati rispettivamente primo e secondo nella 24 km, mentre Caterina Stenta si è piazzata quarta nella stessa distanza. Ottimi tempi anche per Alessandro Riva, Christian Modena e Federico Presa, gli altri atleti che hanno partecipato al percorso 24km, valido come prima delle quattro tappe della Golden Trail National Series powered by Salomon. Infine, podio per Federica Zuccollo, che si è classificata terza nel percorso ultra da 55km.
S/LAB Pulsar 3 è l'ultima nata della gamma
creata in collaborazione con le leggende del trail running mondiale,
del calibro di Courtney Dauwalter e François D'Haene.
Ora lasciamo la parola ai nostri atleti per raccontarci come è andata questa prima gara della stagione.
Marco Filosi è salito sul gradino più alto del podio nel percorso trail 24km, con un tempo di 1h 48 min e 27 sec.
Le ultime gare le hai fatte su strada e in pianura, come è stata la prima gara in montagna della stagione?
Effettivamente mi sono concentrato nella corsa su strada nell'ultimo periodo, l'ultima l'ho fatta solo quindici giorni prima della Dolomiti Beer Trail, una mezza maratona con un tempo di 1h 6min 05sec. Nelle ultime due settimane ho fatto qualche allenamento salita-discesa per allenare un po' le gambe ai sentieri. Avendo già una buona base aerobica ed essendomi allenato tanto su strada, comunque alla fine si riesce a performare bene anche nella corsa in salita. Poi ovviamente preparare la salita e la discesa ci vuole un po' di più, perché le prime discese si sentono sempre e le gambe fanno un po' male. Domenica mi sentivo bene sia in salita che in discesa.
Come hai trovato questo percorso dei 24 km?
La Dolomiti Beer Trail è sempre una bella gara. Fortunatamente il tempo ci ha graziato, non ha piovuto. Il percorso era ottimo, non troppo fangoso. L'unico passaggio un po' più complicato è stato arrivare al Monte Avena, dove la salita era piuttosto impervia e nell'ultimo tratto c'era fango. Sì scivolava, ma le nuove scarpe sono state di grande aiuto.
Ti sei trovato bene quindi con le nuove S/Lab Pulsar 3?
Sono state perfette in questa gara. Leggere con un ottimo grip, un ibrido ideale tra la Pulsar Soft Ground e la prima Pulsar, quella meno tacchettata. Saranno sicuramente le scarpe che utilizzerò di più nelle gare di quest'anno.
Qual è il tuo prossimo obiettivo?
Sarà il Kobe Trail, prima tappa del Golden Trail World Series in Giappone, a metà aprile. In queste tre settimane mi preparerò sempre in montagna, con allenamenti leggermente un po' più lunghi intorno alle 2 ore 2 ore e venti e dopo altre sedute un po' più corte magari un po' più basate sull'intensità.
Andrea Rota si è classificato 2° nel percorso trail 24km, con un tempo di 1h 50 min e 47 sec.
Sei arrivato giusto due minuti dopo Marco, come hai trovato questa gara?
Gara davvero bella la Beer Trail, completa, perfetta per iniziare la stagione. Molto varia, ci sono tratti veloci, altri più duri e altri ancora più tecnici, da non sottovalutare. Bellissimo il passaggio in cima al monte Avena.
Soddisfatto del risultato?
Personalmente sono molto contento di come è andata e delle sensazioni che ho avuto. Forse mi è mancata un po’ di brillantezza e di velocità, visto che sto preparando gare un po' più lunghe. Arrivare secondo dietro a Marco - da quest’anno siamo tornati ad essere compagni di squadra - è stata la ciliegina sulla torta.
Come hai trovato le nuove S/LAB Pulsar 3?
Credo che siano proprio quello che mancava nella linea Salomon, che ora è davvero completa su tutti i fronti. A fare la differenza, oltre alla leggerezza, sicuramente la suola, che tiene bene su qualsiasi terreno. La consiglierei sia per una gara di Skyrace, sia di corsa in montagna che di Trail fino a una distanza massima di 45km.
I tuoi programmi nelle prossime settimane?
Seguirò sicuramente il circuito della GTNS. Prima però questa domenica c’è il primo grande obiettivo della stagione che è Maremontana, che vale come selezione per gli Europei di Trail. In base a come andrà deciderò come impostare la stagione e se partecipare a qualche tappa della Golden mondiale.
Caterina Stenta ha concluso il percorso trail 24km classificandosi al 4° posto, con un tempo di 2h 17 min e 16 sec.
Arrivavi da una preparazione su strada, come ti sei preparata per la tua prima corsa in montagna della stagione?
Effettivamente non correvo in discesa sui sentieri dallo scorso anno. L’ultima mezza maratona l’ho fatta due settimane prima del Dolomiti Beer Trail e fino ad allora non avevo messo dislivello ancora. Ho messo un lungo sui sentieri la domenica prima, e un po’ di dislivello per quel che potevo. Poi purtroppo sono arrivata alla gara sotto antibiotici forti e quindi non con la preparazione ideale. Alla fine però la preparazione ideale non esiste quasi mai!
Come hai affrontato la gara?
La DBT è una gara completa, con una salita lunga, dei tratti anche ripidi e la discesa comunque non è banale se la si vuole correre a tutta. Sono partita in controllo, la prima parte di salita l’ho gestita, poi ho preso un po' il ritmo e ho raggiunto due ragazze con cui ho fatto gran parte della salita, Giulia Marchesoni e Irene Saggin, è stato bello far la salita assieme e spingerci a vicenda. Mi sono goduta questo momento di correre assieme, darci i cambi e secondo me abbiamo fatto una bella salita gestita. Dal Monte Avena non avevo idea di come avrei reagito alla discesa. Dopo qualche km un po' titubante mi sono sentita agile e ho aperto il gas, riuscendo a staccare bene le ragazze dietro di me e trovandomi poi a pochi metri dall’arrivo la terza! Avessi saputo prima che ero così vicina forse avrei spinto di più, ma coi "se" e coi "ma" non si fanno le gare.
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
Siamo agli inizi della stagione e so che quest’anno punto ad arrivare in forma ad alcune gare, e altre saranno di passaggio. Mi aspettano due settimane toste di carico prima di partire per l’Asia. Sarò infatti alle prime tappe di GTWS in Giappone e Cina. Poi il mio programma quest’anno prevede Zegama, Marathon du Mont Blanc e Sierre Zinal. Se riesco a recuperare dopo Zegama farò la Ledro ma non lo so ancora. La Dolomyths vorrei farla! Poi le finali GTWS a metà ottobre e per ora questa sarà la mia estate!
Federica Zuccollo è salita sul podio al 3° posto nel percorso ultra 55 km, con un tempo di 6h 46 min 45 sec.
Come mai hai scelto questa distanza anziché la 24 km come l'anno scorso?
L’anno scorso ho fatto la 24km, perché tornavo da un infortunio, ma le mie preferite sono le gare lunghe. Quest’anno la mia stagione è iniziata con Val Maremola a inizio febbraio e poi con Transgrancanaria 48km a fine febbraio. Ero già preparata per la gara lunga.
Come hai trovato il percorso?
La Dolomiti Beer Trail è una gara che non delude mai, sia come percorso, sia come sicurezza sul tracciato e organizzazione. Avere persone che tifano lungo il percorso, per un corridore, è importante e alla Dolomiti Beer Trail non mancano. È un evento che consiglio a tutti, anche per chi vuole iniziare a muovere i primi passi in questo sport, magari con la distanza da 12km.
Quali saranno le tue prossime gare?
Non ho in programma di correre altre tappe della GTNS/GTWS per quest’anno. L’anno scorso avevo corso a Zegama, quest’anno se dopo UltraDolomites starò bene, valuterò se partecipare alla Dolomyths Run 40km, o comunque se andare a tifare i miei compagni sulla 24.
