Vivere, lavorare e divertirsi tra le montagne.

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di Joel Evans

Da quando nel 2011 mi sono trasferito a Chamonix ho cercato di far fruttare al massimo il mio tempo in montagna e, dopo quasi nove anni, credo di esserci riuscito.

Scrivo questo articolo dopo aver completato una 1000 m+ su una rampa di scale. Per allenarmi ho dovuto usare l’immaginazione, dato che qui in Francia siamo in lockdown stretto a causa della recente pandemia di COVID-19. Quando ho saputo che non potevamo allontanarci più di un chilometro da casa, ho capito che dovevo escogitare un modo per mantenere in forza le gambe, visto che non si sapeva quando le restrizioni sarebbero state allentate. Ma con 2,67 m di dislivello in 16 passi, un buon podcast e 375 ripetizioni, ecco che hai il tuo chilometro verticale!

A ogni modo basta parlare del virus, di certo ne avete sentito parlare abbastanza e volete qualcosa per distrarre la mente da questo pensiero. Perciò vorrei raccontarvi in che modo io che ero uno sciatore stagionale sono diventato un uomo delle montagne a tempo pieno!

joel evans scialpinismo chamonix

Mi sono trasferito a Chamonix nel 2011, ero un giovane snowboarder di belle speranze che voleva stare sulla tavola il più possibile. Mio fratello faceva l’autista di navette e il suo orario di lavoro sembrava perfetto per farci entrare un sacco di tempo in montagna. Mi allettava l’idea di questo lavoro, dopo aver lavorato in pub/locali durante l’università. Sapevo che stare su fino a tarda notte non si conciliava con le alzatacce per approfittare delle piste fresche. Dopo aver scritto a ogni operatore della valle, mi hanno offerto un lavoro con inizio da dicembre. Così ho trovato alloggio a Chamonix su un gruppo Facebook, ho fatto le valigie e sono partito per la mia prima stagione invernale! Il lavoro nei trasferimenti dall’aeroporto mi lasciava tempo per andare sui crinali almeno tre giorni a settimana. Intendiamoci, tre volte a settimana va più che bene, ma negli anni ho sviluppato una tale passione per le montagne, così dopo un po’ ho trovato un modo per trascorrervi più tempo. Sceglievo l’ultimo turno in ufficio, così prima del lavoro potevo salire a 1.000 m+ con il cane sullo skin track o inserire un rapido giro in sci prima di crollare sulla sedia dell’ufficio per il mio turno sedentario di 8 ore, dove stentavo a tenere gli occhi aperti dopo una mattinata estenuante.

Man mano che il mio amore per le montagne è aumentato sono aumentate anche le mie ambizioni. Attratto dall’alpinismo ‘Fast & Light’ e dallo scialpinismo mi sono ritrovato a trascorrere lunghe giornate tra le montagne e ad affrontare vette alpine importanti in single push dal parcheggio alla vetta e ritorno. È stato dopo l’estate del 2017, quando ho scalato Monte Bianco, Cervino e Gran Paradiso, sempre in questo stile ‘single push’, che finalmente ho capito che dovevo lavorare all’aperto. L’idea di far diventare questi monti il mio ufficio era una possibilità.

joel evans scialpinismo chamonix
joel evans salto con gli sci in stile free ski chamonix

Non essendo uno scalatore e non volendo trasformare la mia passione per lo sci in una professione, ho scoperto il programma UIMLA International Mountain Leader. Questa certificazione permette di lavorare come guida sui terreni di montagna, escluso sui ghiacciai e le vie che richiedono l’uso di tecniche di cordata. Fu musica per le mie orecchie. Potevo trascorrere ogni giorno tra le montagne senza gli stress legati all’ambiente d’alta quota.

Dopo aver acquisito più informazioni sulla certificazione mi sono reso conto che avevo già completato tutti i prerequisiti necessari, perciò mi sono iscritto al primo corso di formazione in Scozia. La formazione e l’abilitazione consistono in due settimane di corsi e due settimane di verifiche distribuite su un minimo di 18 mesi, con ulteriori attività di apprendimento e pratica intermedie.  Il mio primo corso di formazione si è svolto in Scozia nel novembre del 2017 e sono diventato guida UIMLA a pieno titolo nel gennaio del 2019.

Subito dopo aver concluso il corso ho iniziato a lavorare. Era ancora inverno, per cui le mie opzioni era limitate alle ciaspolate. In tutta onestà, le escursioni con le ciaspole non sono solitamente qualcosa che faccio per divertimento perché preferisco di gran lunga avere gli sci ai piedi, ma avere la possibilità di lavorare all’aperto e divertirmi nella neve con persone diverse e interessanti ha reso tutto molto presto più piacevole e divertente rispetto a stare seduti a una scrivania!

joel evans scialpinismo chamonix

Con l’arrivo e la fine dell’inverno 18/19 avevo realizzato il mio ‘obiettivo’ di scalare 100.000 m sugli sci entro la metà di aprile. In tutti i lavori da quando ho iniziato a vivere a Chamonix ho lavorato di rado a maggio, cosa che mi ha dato il tempo di godermi il mio mese dell’anno preferito. La primavera nelle Alpi è un momento speciale. Non c’è niente come poterti fare una sciata sulla neve fredda a 4.000 m e proseguire con una corsa serale o un barbecue nella valle.

Al volgere della primavera mi sono presto reso conto che l’estate di fronte a me si profilava piuttosto intensa tra escursioni e corse. Era arrivato il momento di accantonare gli sci e concentrarsi sullo scopo della mia formazione, anche se gli sci mi avevano regalato talmente tante avventure durante l’inverno, dalle scalate di 110.000 m+, alle sciate su alcuni versanti nuovi e classici del Massiccio del Monte Bianco e sulla “Haute Route” (Chamonix-Zermatt in due giorni).

Durante la mia prima estate come guida ho incontrato e accompagnato più di 150 clienti, ho fatto escursioni e ho corso fra tre Paesi: Francia, Italia e Svizzera. Ho fatto il giro del celebre Tour du Mont Blanc cinque o sei volte e corso la 185 km 12.000 m +/- Haute Route due volte.  A fine settembre, dopo aver camminato per circa 2.000 km con 50.000 m+ ero pronto a rallentare e a godermi l’autunno.

E insomma… l’autunno è un altro mese tranquillo nella vallata di Chamonix. I turisti partono, il lavoro scarseggia e le montagne e le piste sono vuote e, un po’ come in primavera, è il momento di raccogliere i frutti dell’addestramento e del fitness di resistenza accumulato nei mesi passati… insomma, è di nuovo il momento per lunghe giornate di scalate alpine e ripetizioni ponderate in collina prima di un altro inverno di sci e ciaspolate… Il ciclo continua!

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